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Moda

Fashion System: Sofia Santolini, talento e passione.

Sofia Santolini
Sofia Santolini

La passione e il talento l’hanno sempre accompagnata quando si parla di creare abiti, ma è stata notata e premiata durante il concorso, Fashion Mood, giovani stilisti alla ribalta promosso dalla CNA di Ascoli ,ma non solo per la sua capacità tecnica realizzativa, ma per come ha raccontato le origini del suo abito: frutto di una profonda riflessione artistica e stilistica.

«Sofia , studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, ha scelto di partire dal denim per esprimere il passaggio da tuta da lavoro a tessuto di riferimento nel mondo della moda ,

Il modello di riferimento per il suo outfit, composto da una salopette, un top e un cappotto, è stato Charlie Chaplin, in un viaggio nel tempo in cui queste suggestioni sono state ricontestualizzate nel mondo di Madeleine Vionnet, stilista che ha rivoluzionato il mondo della moda con i concetti di morbidezza e comfort».

La stilista Marta Jane Alesiani, membro della giuria, che da sempre sostiene che un abito nasce da dentro e non per caso, ha subito puntato su di lei..

Conosciamola meglio lasciando a lei il piacere di raccontarsi rispondendo alle nostre domande:

Primo incontro con la moda ?
Tutto è iniziato quando, all’età di 14 anni, ho dovuto scegliere il cammino scolastico giusto
per il mio futuro, ancora inconsapevole della mia meta.

Questa decisione è stata fortemente indirizzata da professori che non credevano nelle mie capacità, a tal punto che mi hanno
consigliato di non affrontare un percorso liceale, perché avrei avuto troppe difficoltà.

Ho deciso così di intraprendere una via professionale, quella più inerente a me, ovvero la moda.
Giorno dopo giorno ho consolidato le mie capacità ed ho confermato sempre di più la mia
scelta, grazie anche alla realizzazione dei miei primi capi.

Per parlare di moda è necessario averla vissuta? Studiata?
Sicuramente per parlare di moda bisogna immergersi nell’ambito, non solo con la passione,
ovvero il fulcro da cui iniziare, ma l’esperienza e lo studio sono i due parametri fondamentali
che fortificano e ti aiutano a realizzare il tuo sogno.

Da dove prendi ispirazione per le tue creazioni?
Tutto parte da una frase che è “My time traveler”, cioè il mio viaggio. Cosa significa questo?
Sicuramente prima di ogni collezione faccio un viaggio interiore e mi domando: Che cosa ho
dentro di me? È da lì che inizia la mia avventura.

Sicuramente le mie origini sono la mia ancora di salvezza. Io amo la rusticità, ma allo stesso tempo deve essere integrata ad un concetto di classicità.

Perché non esistono più le TOP ?
Non ci sono più le top perchè sono un ideale sbagliato, visto che una modella non deve essere
limitata a rispettare determinati canoni fisici.

Ciò potrebbe condurre molte ragazze, che sognano di diventare modelle, a dimagrire a tal punto che rischiano di raggiungere
l’anoressia.

Un aneddoto che ricordi con il sorriso
Mia nonna mi diceva sempre “del male non fare e paura non avere”, attraverso questa frase
mi incoraggiava nei momenti più difficili, a proseguire con le mie idee anche se non venivano
condivise con persone a cui stavo a contatto.

A cosa ti ispiri per le collezioni?
Alla base di tutto c’è il tessuto, tanti pensano che sia un fattore da valutare in seguito, invece
penso che sia uno degli elementi più importanti che si deve considerare in una collezione e
molto spesso è grazie ad esso che si riesce a creare delle meraviglie.

Non a caso nella collezione presentata per la sfilata, sono partita proprio dallo studio del denim, ripercorrendo
la sua storia e la sua evoluzione. Inoltre, un’altra fonte molto importante per me è l’arte,
perché da sempre la moda si esprime attraverso forme e colori.

Infine non posso tralasciare i luoghi da cui provengo, le marche sono la mia casa e rimarrò sempre nel mio cuore.


Quanto contano i social oggi nel mondo della moda?
Ad oggi penso che i social siano uno strumento fondamentale nel mondo della moda, bisogna
investire su di essi perché possono dare un valore aggiuntivo a ciò che si è creato.


Che cos’è per te la moda?
La moda è tutto e niente. È nata per un fattore di bisogno come il coprirsi dal freddo, dalla
pioggia, ma ad oggi è diventata una forma per esprimersi e soprattutto per distinguersi dagli
altri.

Per me la moda è costume, è storia, ma soprattutto posso esprimere il mio essere.

Con essa voglio far capire alle persone che dietro ad ogni capo realizzato c’è un significato che si
vuole trasmettere, è come se fossero tanti pensieri di una singola persona che vengono
esposti.

Questo vale anche per le persone, siamo tutte diverse e ognuna di noi ha un
sentimento e un proprio pensiero, che si riesce ad esprimere solo trovando le giuste persone.


Se potessi andare indietro nel tempo, con quale personaggio ti piacerebbe interagire e
perchè?

Se andassi indietro nel tempo mi piacerebbe interagire con Madeleine Vionnet, perchè in un
momento cosí difficile è riuscita a portare avanti la sua idea e soprattutto a dare una nuova
visione della donna, ma anche per aver portato quella leggerezza, morbidità nell’aderenza del
tessuto con il corpo della donna.


Cosa pensi dell’editoria di settore?
L’Editoria di moda penso che siano molto importanti e ci aiutano a comprendere sempre di
più la moda e il suo cambiamento nel corso degli anni.


Cosa non deve mancare in un guardaroba di un uomo? E di una donna?
Nel guardaroba maschile sicuramente non può non mancare un jeans, un capo definito per il
tempo libero, ma se abbinato adeguatamente si riesce a ricreare un outfit perfetto per tutte le
occasioni. Mentre quello femminile non può essere privo di un semplice abito nero, che può
essere personalizzato con accessori in base alle occasioni

Grazie Sofia per la piacevolissima chiacchierata, e se posso permettermi, ho apprezzato molto le tue risposte precise e dirette, hai le idee chiare, e questo è un ottimo punto di partenza

Tags : Sofia Santolini

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